martedì 1 agosto 2017

SANREMO 2018: IL NODO DIREZIONE ARTISTICA E CONDUZIONE

In questi ultimi anni, raramente si era superato il mese di Luglio senza sapere chi fosse il direttore artistico e, conseguentemente, il conduttore del Festival di Sanremo.
Molteplici le motivazioni, già note a chi ha frequentato la sala stampa del Teatro Ariston durante la terza esperienza consecutiva con Carlo Conti.
Si sapeva che questo era l'anno dei grandi cambiamenti di organigramma in Rai.
Era nota la ritrosia di molti artisti a prendere le redini dopo il conduttore toscano.
Non tutti però avrebbero immaginato che oltre sei mesi e mezzo non sarebbero bastati per sciogliere la riserva.

In questi ultimi giorni, ad ogni modo, è stato pubblicato il regolamento della. Manifestazione Sanremo Giovani, quella che sceglierà il gruppo delle Nuove Proposte a Sanremo 2018.
Rimarrà deluso chi cerca novità sostanziali nell'impianto del concorso.
Sanremo 2018 resterà quasi certamente un concorso con due sezioni, equivalenti alle categorie Campioni e Nuove Proposte. Per l'ufficialità bisognerà comunque attendere il Regolamento completo del Festival 2018.

Si può dire già da ora, però, che il regolamento di Sanremo Giovani 2017 è stato letteralmente copiato da quello della scorsa edizione.
Che questo debba voler dire che avremo un Festival identico a quello degli ultimi anni non è  ancora certo ma è sempre più probabile.

Nelle prossime settimane, ad ogni modo, ogni dubbio sul nome del conduttore è direttore artistico dovranno essere svelati.
Perché mai come quest'anno sembra probabile che possano non essere la stessa persona.
Le Ipotesi più accreditate parlano di un'ennesima direzione artistica di Carlo Conti e di conduttori presi dal mondo dello spettacolo. Mika, Virginia Raffaele e Luca Zingaretti sono i più citati dai giornali.
Dal mio punto di vista, non sono ancora da escludere altri nomi Rai che riunirebbero le due figure.
Fabio Fazio, in effetti, non ha mai digerito la sua ultima edizione sottotono del 2014 e potrebbe essere solleticare dall'idea di prendersi la rivincita, in primo luogo artistica.
L'unico neo sono le troppe 'antipatie' politiche che è in grado di suscitare, come palesato anche nei giorni della sua conferma in Rai.
Altre ipotesi (Baudo e altri nomi Rai) sembrano ancora più remote.
Ma la Rai 1 targata Fabiano potrebbe stupirci ancora.
Di sicuro dovrà tentare di farlo.

Roberto Palumbo