martedì 12 febbraio 2013

SANREMO 2013: COMMENTO ALLA PRIMA SERATA

PRIMA SERATA (12 Febbraio 2013)

Note alla prima serata: Ogni artista gareggia con due canzoni. A decretare quale dei due brani proseguirà la sua corsa verso la finalissima sarà il pubblico da casa con il televoto a cui sarà aggiunto il voto della Giuria della Stampa del Festival. Entrambi peseranno al 50% sul risultato finale e decreteranno la canzone "regina" tra le due proposte dai cantanti in gara.
I cantanti saranno annunciati da personaggi noti nelle vesti di proclamatori: Marco Alemanno per Marco Mengoni, Ilaria D'Amico per Raphael Gualazzi, Valeria Bilello per Daniele Silvestri, Flavia Pennetta per Simona Molinari e Peter Cincotti, Cristina e Benedetta Parodi per Marta sui Tubi, Vincenzo Montella per Maria Nazionale, Stefano Tempesti per Chiara Galiazzo

Durante il corso della serata sono previsti un omaggio iniziale a Verdi, del coro dell'Arena di Verona, l'intervento di Maurizio Crozza e il premio alla carriera per Toto Cutugno. 
In chiusura la clip di presentazione degli otto partecipanti alla categoria Giovani, in gara a partire da domani sera.


In questo blog, però, gli attimi di spettacolo del Festival di Sanremo saranno solamente accennati per dare una testimonianza storica di quanto avviene. Il maggiore spazio sarà quello dato al giudizio sul primo ascolto sulle canzoni in gara che, è bene sottolinearlo, è stato scritto a caldo subito dopo l’esibizione di ogni cantante. Queste impressioni potranno essere confermate sera dopo sera, o cambiare, come avviene sempre durante le cinque serate di un Festival.

INIZIO DEL FESTIVAL:
L'ingresso della Litizzetto (voto 6) è abbastanza usuale per il suo tipo di comicità.

In questa edizione ogni cantante porta, quindi, due brani: di ogni canzone so esprime un giudizio e un voto indicando quale, a nostro avviso, meriterebbe di passare.


MARCO MENGONI:
L'ESSENZIALE: Ballata pop di buona qualità il cui piacere d'ascolto potrebbe crescere con il tempo.
Voto: 7
BELLISSIMO: Il secondo brano è più pepato del primo ma a mio avviso meno incisivo. 
Voto: 6,5
LA CANZONE CHE PASSA: L'ESSENZIALE

RAPHAEL GUALAZZI:
SENZA RITEGNO: Lunga preparazione ad un ritornello piuttosto accattivante.
Voto: 7,5
SAI (CI BASTA UN SOGNO): Il brano somiglia a certe canzoni dei cantautori anni '60 e '70, con ritornello molto 'black'
Voto: 7
LA CANZONE CHE PASSA: SAI (CI BASTA UN SOGNO)
Nota: quanta bellezza la d'Amico

DANIELE SILVESTRI:
A BOCCA CHIUSA: Il testo è davvero molto bello, credo che però la lentezza giocherà a suo sfavore nei gusti del pubblico che vota. Suggestivo l'uso della lingua dei segni!
Voto: 8
IL BISOGNO DI TE (RICATTO D'ONOR): Carino, ma meno ispirato dei suoi precedenti brani "allegrotti" presentato a Sanremo.
Voto: 6.5
LA CANZONE CHE PASSA: A BOCCA CHIUSA
Nota: anche la Bilello si difende bene!

SIMONA MOLINARI con PETER CINCOTTI:
DR JEKILL MR HIDE: Brano allegro, di classe sufficientemente alta. Lei ha una voce strepitosa, lui un pò meno...
Voto: 7
LA FELICITA': Questo brano è molto più simile allo stile che i due hanno già consolidato nell'album "Tua". Per questo risulta più convincente.
Voto: 7,5
LA CANZONE CHE PASSA: LA FELICITA'

Intervento di Maurizio Crozza: La canzoncina è abbastanza mediocre e l'intervento è probabilmente meno ispirato di quelli che fa su La7.
Il comportamento di quel tizio/quei tizi del pubblico di Sanremo nei confronti di Crozza è indecente come il rapporto tra gli italiani e la politica.

MARTA SUI TUBI:
DISPARI: Una "ninna-sveglia", con ritmo e ritornello trascinante. Purtroppo credo che per l'ennesima volta gli arrangiamenti con l'orchestra penalizzano i gruppi rock indipendenti.
Voto: 6,5
VORREI: Questo brano ha un testo migliore ma risulta meno immediato. un tantino sperimentale per Sanremo.
Voto: 6,5
LA CANZONE CHE PASSA: VORREI


MARIA NAZIONALE:
QUANDO NON PARLO: Brano di classe, nella tradizione del cantautorato napoletano. Il problema è che non mi entusiasma!
Voto: 6
E' COLPA MIA: Brano in dialetto che potrò piacere molto a Napoli. Stile  classico. Troppo!
Voto: 5
LA CANZONE CHE PASSA: E' COLPA MIA

PREMIO ALLA CARRIERA A TOTO CUTUGNO: Canta "L'italiano " con il coro dell'armata rossa. Momento divertente!
Bello l'accenno a "Nel blu dipinto di blu" col coro medesimo.

CHIARA GALIAZZO:
L'ESPERIENZA DELL'AMORE: Ballata scritta dai fratelli Zampaglione per esaltare la vocalità di Chiara. Il problema è che non riescono per niente ad esaltare l'ascoltatore.
Voto: 6
IL FUTURO CHE SARA': Tango elegante con un testo che dà l'idea di essere affascinante, anzi direi davvero prezioso.
Voto: 7
LA CANZONE CHE PASSA: IL FUTURO CHE SARA'

Nel finale, Fazio saluta e non viene fatta la presentazione dei Giovani (attraverso un video) inizialmente previsto. Come mai? Mistero!

COMMENTO ALLA PRIMA SERATA
I brani di questo Festival non mancano di classe ma, al primo ascolto, non tutte sembrano avere quella capacità di piacere e girare in radio. Vedremo nelle serate successive! 
Nota a margine: chi parla male dei Talent non tiene conto del fatto che, una quindicina d'anni fa, gli esordienti del Festival non sapevano nemmeno cantare. Oggi non si può dire di certo!
Roberto Palumbo


P.S. Dopo cinque o sei canzoni il commento di mio suocero è stato:  "Meglio  Canale Italia, VA!"

DATI AUDITEL DELLA PRIMA SERATA:
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MADIA PONDERATA: 12.269.000 spettatori

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